Il lago dell’Isola che non c’è. La prima volta che ho sentito parlare del Lago di Tenno è stato nel 2015, quando un negoziante di pesca me l'ha descritto dipingendolo così. Un nome del genere evoca ricordi fantasiosi, che si vivono da bambino, e lascia anche spazio all’immaginazione. Ho fatto ricerche, mi sono informato chiamando l’associazione locale. Poi, ad aprile dello stesso anno, ci sono stato a pesca per la prima volta. Ed è stato, anche in questo caso, amore a prima vista.
Il Lago di Tenno è un lago alpino originatosi da una frana, che sorge nel trentino meridionale, a poca distanza dalla valle del Sarca, Riva del Garda e Torbole. Ha una forma quasi circolare, che si trova nell’incavo di una vallata. È caratterizzato da acque freschissime, verdeggianti, trasparenti. Il suo livello non è mai lo stesso: in alcuni anni tende a salire, in altri invece scende. Ciò dipende dalla stagione, se piovosa oppure no. La peculiarita' del livello del lago è che, quando è particolarmente basso, si origina una sorta di isolotto, che può essere raggiunto a piedi oppure a nuoto. Qualcosa di unico, di veramente spettacolare, perché incastonato all’interno di un paesaggio alpino di notevole bellezza. Il lago è popolato da salmonidi (principalmente trote fario) e qualche ciprinide (i cavedani sono ben visibili e si muovono a pelo d’acqua). Inoltre è balneabile, quindi dopo una battuta di pesca si può anche valutare l’idea di restare al Lago di Tenno e passare la giornata prendendo il sole, oppure facendo un bagno.
Il lago di Tenno è in gestione all’Associazione Basso Sarca. Si pesca dalla seconda domenica di marzo fino a settembre. Si può pescare la trota oppure praticare la classica pesca al colpo. Il permesso giornaliero ha un costo di 10€ (reperibile anche senza licenza di tipo B) e consente di trattenere fino ad un massimo di 5 trote. Sono ammesse le esche naturali (camole, lombrico) o artificiali (minnow, cucchiaini, gomme). Per chi volesse praticare la pesca al colpo, il regolamento ammette l’uso del bigattino (massimo 20 grammi – solo come innesco) e la pasturazione con sfarinati vegetali (massimo 500 grammi). La pesca è vietata il venerdì non festivo e le semine sono molto regolari (150 kg ogni 14 giorni), oltre ad essere frequenti. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato. Consiglio di rivolgersi all’Associazione Basso Sarca (info@apbs.it – 366.4090401) per ottenere una conferma.
Suggerisco di approcciarsi al lago di Tenno con la pesca a trota lago. Si può anche pescare a spinning, ma fare trota-lago con vetrino o bombarda in un lago naturale è davvero tutt’altra cosa. Le canne più indicate sono le telescopiche di 4 metri circa, con azione 3-8/3-10 per vetrini su 5/6 grammi, oppure con azione 5/15 o 8/20 per lanciare bombarde sui 10/15 grammi con percentuale di affondamento molto ridotta, destinate a muoversi in superficie. Armatevi di terminali lunghi, anche di 1 metro e mezzo e innescate due camole. Dopo i primi lanci individuerete sicuramente il branco, oppure vedrete qualche trota correre dietro le camole. Vi conviene mantenere la calma e recuperare fin sotto riva: spesso l’attacco, come posso testimoniarvi, avviene a pochi metri da noi. Se siete al Lago di Tenno e volete pescare all’italiana, sfoderate una lunga canna fissa e provate la cattura dei cavedani. Sono molto furbi, pertanto bisogna pasturare attentamente e tentare di insidiarli con terminali capillari, possibilmente 0,08 fluorocarbon.
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