A pochi passi da Trento, lungo la strada che porta dal capoluogo a Riva del Garda, sorge un lago alpino di origine naturale, ricco di pesce e di facile accesso, teatro di numerose competizioni e di combattimenti con predatori famelici. Trattasi del meraviglioso Lago di Terlago: uno specchio d’acqua con l’ecosistema più prolifico del Trentino, composto da una parte più grande ed una più piccola che si uniscono durante i periodi di pioggia, ma si dividono in estate ed in autunno, generando due ambienti separati. Nell’antichità i laghi erano tre (si chiamava Trilacum, da cui poi è nato il nome Terlago) ma lavori di bonifica e cambiamenti ambientali hanno determinato una conformazione differente. Il “Lago Grande” è più ampio, con sponde piuttosto regolari quindi è maggiormente battuto dai pescatori. Il “Lago Piccolo” invece presenta dimensioni inferiori, profondità più ridotta e meno affollamento, ma riserva ottime soprese, specie per gli amanti della pesca al luccio. Non è solo uno spot di pesca, bensì raccoglie appassionati di wakeboard e turisti che amano dilettarsi in passeggiate lungo il lago o farsi il bagno d’estate. Sono presenti spiagge attrezzate, aree relax, bar, pizzeria ed hotel, che completano al meglio l’offerta turistico-alberghiera della zona.
L’ecosistema del Lago di Terlago è tra i più ricchi della provincia. Sono presenti scardole, gardon, carassi, cavedani, carpe, tinche, alborelle, persici, lucci e anguille. Ciò significa che le tecniche da praticare a Terlago sono veramente tante e c’è l’imbarazzo della scelta. Non a caso è stato inserito tra gli spot dove si svolgono le competizioni della FIPSAS per la pesca al colpo. Come detto prima, il lago grande garantisce le migliori possibilità di pesca: la profondità varia dal metro, proprio a ridosso delle sponde, fino a superare anche gli 8/10 metri man mano che ci si spinge più verso il centro. Il lago piccolo, invece, ha una profondità ridotta, che non supera il metro e mezzo. Sembra più uno stagno che un lago, per via delle piante acquatiche presenti, specie d’estate, che rappresentano un rifugio per piccole prede e un ottimo spot per i predatori in caccia di pesce foraggio.
Il Lago di Terlago è in concessione alla Apdt di Trento, quindi per pescare occorre un permesso giornaliero (reperibile anche senza licenza di tipo B) che ha un costo di 15€ per singola uscita di pesca. Si possono impiegare fino a due canne, pescare con bigattino, verme, oppure con le esche artificiali (rapala, minnow vari o esche metalliche). Nel lago grande è consentita la pesca al luccio col pesce vivo, mentre nel lago piccolo si pesca solo in regime no-kill con esche artificiali. Il quantitativo massimo di pastura è di 0,5 kg ed è vietata la pasturazione con bigattini, quindi armatevi solo di sfarinati a base vegetale o mais. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato. Consiglio di chiedere conferma contattando la Apdt di Trento ai seguenti recapiti: info@apdt.it oppure 0461.930093.
Il Lago di Terlago “grande” (non il piccolo) può essere affrontato con tutte le varianti della pesca al colpo o a spinning. Coloro che desiderano divertirsi con scardole, gardon e qualche cavedano di passaggio, dovranno dotarsi di lunghe canne fisse (8/9 metri), roubaisienne, bolognesi o inglesi. L’azione di pesca può svolgersi sotto riva oppure a distanza. Nel primo caso, fisse, bolognesi e roubaisienne garantiscono una precisione chirurgica nella presentazione dell’esca. Ciò piace particolarmente ai cavedani ed ai carassi, che abboccano con particolare sospetto, mentre scardole e gardon assicurano una pescata meno discontinua. Chi preferisce effettuare la pesca a galla o in lontananza, può impiegare le canne all’inglese e lavorare a centro lago, dove spesso tendono a muoversi indisturbate vere e proprie flotte di cavedani. Gli amanti dello spinning, invece, avranno modo di dilettarsi (specie nel lago piccolo) con le due pezzi alla ricerca di persici, anche di buona taglia, o dei famigerati lucci, che raggiungono dimensioni anche superiori ai 60 centimetri. Spinnerbait, grossi minnow e ondulanti costituiscono le esche principali. Altri pescatori, invece, insidiano il luccio con la pesca a galleggiante, innescando il pesce vivo. Infine, un accenno alle zone di pesca, che sono principalmente tre: sponda del Bar Lillà, sponda del Bar Lido e tutto il Lago “piccolo”, esclusa la zona che lo collega col lago “grande”, sotto il ponte.
Il Trentino ha un'offerta di acque davvero invidiabile. Non solo fiumi e torrenti, bensì laghi naturali, di origine alpina e di immensa bellezza, gestiti ottimamente dalle varie associazioni di pesca sparse sul territorio. Tra i tanti laghetti di piccole dimensioni ve ne è uno in particolare, spesso oggetto di competizioni giovanili, organizzate dalla APDT di Trento per la promozione della pesca
Molto spesso ricevo dei contatti che provengono da pescatori che si recheranno in Trentino per le prossime vacanze di pesca. Oltre a richiedermi notizie e consigli per la pesca alla trota, c’è anche una buona percentuale di lead che si spinge oltre, e vorrebbe ricevere pareri sulla pesca al colpo perché ha tanto desiderio di farsi una pescata alternativa mentre soggiorna in Trentino. Oltre agl
Il Trentino è conosciuto per un’innumerevole numero di torrenti, fiumi e laghi con popolazione prettamente salmonicola. Al confine con l’Alto Adige però, si trova un canale, chiamato Fossa, che dona un aspetto quasi padano alla piana dell'Adige, mescolando elementi tipicamente trentini con quelli tipici della pianura del Nord Italia. È famoso in tutta la provincia per essere campo gara Fips