Il Trentino è un territorio dai mille volti, dalle centinaia di sfaccettature. Pianure, colline, montagne ospitano corsi d'acqua meravigliosi, con acque limpide e fresche, popolate da salmonidi in ottima salute per la felicità dei pescasportivi sempre pronti a nuove sfide. Ed è proprio una sfida quella che si può vivere su un torrente a pochi chilometri da Trento, in Val di Centa, conosciuto ai tanti per essere un'ottima zona per scampagnate e divertimento con la famiglia. Lungo le sponde del torrente che genera la valle, sorge infatti un Acropark con tante attrazioni, per grandi e piccini. Vi presento pertanto il torrente Centa, stupendo e misterioso, che mette d'accordo il pescasportivo esperto o dilettante e la prole al suo seguito: mentre papà è a pesca, mamma e i bimbi possono rilassarsi all'Acropark Rio Centa oppure passeggiare lungo il torrente, prendere il sole, fare trekking acquatico. Insomma, tante opportunità per una giornata fuori dall'ordinario.
Caratteristiche del torrente e pesci presenti
Il torrente Centa è un corso d’acqua di montagna con una portata modesta durante il periodo estivo ed invernale, abbastanza corposa in primavera e talvolta ridotta in autunno. Sarebbe corretto chiamarlo Rio Centa, ma è classificato comunque come un torrente. Le sorgenti si trovano ai piedi della Vigolana e, durante il suo corso, il Centa ottiene acqua anche da piccoli affluenti di entrambi i versanti. Le pendenze sono notevoli; in alcuni punti ci sono persino delle cascate originate da sbalzi, che rendono ancor più affascinante l’ambiente circostante. Le acque sono spesso veloci e velate. Inoltre, man mano che prosegue verso il Brenta (è un affluente di destra) il Centa serpeggia molto pigro, e disegna meandri di piccole dimensioni, spezzandosi in più rami, alcuni grandi quanto un rigagnolo, altri invece con portata più copiosa. In un contesto così "variopinto" è possibile incontrare la trota fario, molto spesso risultato di immissioni, grazie alle semine mensili (da aprile a luglio) effettuate dall’Associazione Pescatori Fersina Alto Brenta. Le dimensioni delle prede sono buone, superano anche i 30 centimetri, e ciò che colpisce a prima vista è la livrea: chiara, biancastra, identica a quella del fondale ciottoloso, dovuta a chiare questioni di mimetismo.
Le acque del torrente Centa sono affidate in gestione all’Associazione Pescatori Fersina Alto Brenta. Per potervi pescare bisogna comprare un permesso giornaliero dal costo di 11€ (anche senza essere in possesso di licenza di tipo B). L’apertura è fissata alla prima domenica di aprile, mentre la chiusura al 30 settembre. Il regolamento consente la pesca con le esche naturali (camola e lombrico) ed artificiali (cucchiaino, minnow, gomme, siliconici), sia con amo singolo che con ancoretta. Si possono trattenere inoltre fino a 5 prede con una lunghezza superiore ai 22 centimetri. La pesca è sempre vietata il venerdì. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato, quindi per maggior sicurezza è bene chiamare in associazione per conferma: 0461/533345 è il numero di telefono. Per quanto concerne lo spot, suggerisco di provare in zona "nuovi Mulini", tratto I/1 e I, ovvero il tratto pronta pesca e quello adiacente, a regime ordinario, prima dell'Aquapark Centa. In caso di dubbi, si seguano le coordinate presenti in mappa.
La pesca sul torrente Centa può essere impostata in due modi: trota torrente con la teleregolabile, al tocco, oppure spinning leggero ed ultraleggero. Per la pesca a mosca avrei dubbi, ma non essendo un esperto di questa disciplina (non ci ho mai provato), lascio la decisione a coloro che valuteranno le foto. Prima di tutto, occorre considerare un fattore: l'ambiente selvaggio del Centa impone un modo di pescare silenzioso, quasi invisibile. Il pesce, che non è abituato alla presenza umana, è sospettosissimo. Inoltre è veramente difficile individuarlo. Spesso si percorrono decine di metri senza trovare una trota. Poi, all'improvviso, vuoi in una buca, vuoi in una correntina, vengono fuori due o tre trote ed il gioco è fatto. Anche se, a dire il vero, con la livrea biancastra, l'individuazione delle trote è pur sempre complessa, quindi pescarle acquista ancor più fascino e prestigio. Infine, va considerata anche l'ampiezza del torrente: da pochi metri fino a sei o sette metri, non di più, almeno nel tratto iniziale. Pertanto, detto ciò, affrontate il Centa con una teleregolabile di 7/8 metri, coroncina da 5 grammi, terminale di 15 cm e un amo dell'8 con un lombrico o due camole. Oppure, se amate lo spinning, dedicatevi ad una variante leggera, con canna monopezzo da 1,80 metri o due pezzi fino a massimo 2 metri, con azione 2/8 grammi e cucchiaini taglia 4/6 (misure Panther Martin).
D'estate, quando il caldo afoso rende impossibile la vita in città, in tanti vanno alla ricerca di refrigerio al lago: vuoi per farsi il bagno, vuoi per passeggiare, vuoi per pescare. I famigerati laghi di Caldonazzo e Levico offrono tutto ciò, ma in Valsugana l'offerta piscatoria non si limita a questi due nomi. A pochi chilometri da Pergine Valsugana sorge un lago fantastico, un po' british pe
Tra i più rinomati spot del Trentino c’è un torrente, la cui fama varca le alpi e raggiunge il resto d’Italia. È stato spesso oggetto di report di pescatori sparsi nell’internet, di filmati con le più blasonate televisioni di settore e, un tempo, il suo nome è apparso anche negli scritti di un giornalista, Mario Albertarelli, che viveva un rapporto simbiotico con le acque del torrente.
Un torrente con la T maiuscola dovrebbe avere una serie di peculiarità richieste dai pescatori: acqua pulita, pescosità di buon livello, biodiversità. C’è un torrente in Trentino che possiede queste e tante altre caratteristiche. Non a caso, è spesso teatro di competizioni di altissimo livello organizzate dalla FIPSAS per decretare i campioni italiani ed internazionali di spinning. Parlo de