La pesca alla trota in laghetto è una delle discipline più divertenti e redditizie. Effettuarla in ambienti naturali, ricchi di verde e di pesce in ottima salute è veramente il sogno di tanti pescatori, di tutte le età. Nella Piana Rotaliana, a pochi chilometri dall'abitato di Mezzocorona, c'è un piccolo specchio d'acqua dove tutto ciò non è un sogno, bensì una realtà possibile grazie all'impegno delle amministrazioni locali che hanno puntato alla rinascita di un luogo dimenticato, oggi meta di tanti appassionati pescatori. Sto parlando del laghetto di Ischia a Mezzocorona, uno spot dove potersi divertire pescando ottime trote fario, magari in compagnia di qualche piccoletto, e di tutta la famiglia, organizzando un pic nic o una semplice uscita domenicale fuoriporta. Scopriamolo assieme!
Il laghetto di Ischia si è un piccolo lago di origine naturale, che ha subito importanti lavori di organizzazione e riqualificazione, completati nel 2016. Al termine di queste operazioni, che hanno donato al laghetto una fisionomia veramente graziosa, lo stesso è stato aperto al pubblico ed alla pesca. Ha origine da un piccolissimo sbarramento di un rivolo che scende dalla montagna adiacente, che offre acque fresche e ben ossigenate. Ha una forma quasi circolare, le sponde sono abbastanza regolari (tranne in un punto dove occorre pescare dalla staccionata) e pulite, e la profondità non supera i due metri di altezza. È l'habitat ideale per le trote fario, trote iridee, qualche alborella e qualche cavedano che si muove a pelo d'acqua. Il laghetto di Ischia non è solo pesca: oltre al divertimento di genitori e figli, l'area offre una zona per fare pic-nic, una fontana, tanto verde ed una vista impareggiabile sulla Piana Rotaliana.
Il laghetto è in concessione alla Apdt di Trento. Per pescare occorre essere in possesso del permesso giornaliero (reperibile anche senza licenza di tipo B), dal costo di 15€. L' apertura è fissata alla prima domenica di Aprile, mentre la chiusura è prevista per il 30 settembre. Tuttavia ciò dipende dalle condizioni della sorgente del laghetto. La chiusura, infatti, può essere anticipata anche di qualche settimana. Le semine sono effettuate in modo regolare ogni quattordici giorni, di venerdì. Il laghetto è aperto tutti i giorni, tranne il venerdì non festivo. La pesca inizia alle ore 6 (alle 7 a settembre). È vietato l'uso del bigattino e si pesca con una sola canna. Si possono impiegare sia le esche naturali come camole, pesciolino vivo e lombrichi, sia le esche artificiali come pastelle, ondulanti, rapala, cucchiaini. Il limite delle trote che si possono catturare e sopprimere è di 5 capi giornalieri. Anche ci pesca a catch&release è tenuto a segnare i pesci catturati, e smettere di pescare al raggiungimento della quota prevista. Il regolamento per l'anno 2023 potrebbe aver subito modifiche da quanto dichiarato. Per maggiore sicurezza e per ulteriori approfondimenti, contattate la Apdt di Trento allo 0461.930093 oppure scrivete una mail a info@apdt.it . Ci tengo inoltre a sottolineare che i controlli sono molto frequenti e le punizioni sono particolarmente severe, ed assumono anche carattere pecuniario. Rispettate il regolamento!
Considerando le prede presenti (quasi ed esclusivamente trote), le tecniche principali sono tre: trota lago con vetrino, trota lago con penna o galleggiantino, area trout. Per la pesca col vetrino occorrerà munirsi di una canna di 4 metri ad azione leggera, con potenza 1/3 o 2/6 grammi, mulinello taglia 2000, vetrino di misura 3 o 4, terminale di 100/120 centimetri dello 0,14/0,12 e amo del n° 8/10 con 2 camole. Pescando invece con la penna o a galleggiantino, si potrà impiegare anche una corta bolognese di 5 metri, che sarà armata di galleggiante (scegliete se penna o galleggiante da trota) da 3 grammi, torpille o spallinata in pochi centimetri (20 sono più che sufficienti) e terminale di 50 centimetri dello 0,12, con amo del n° 12, innescando una camola oppure un lombrico. Gli appassionati di area trout potranno dilettarsi con la tecnica giapponese pescando con canne da 0,5/5 grammi, recuperando ondulanti da 2,5 grammi. In tutti i casi, le trote sono abbastanza aggressive e inseguono le esche naturali e artificiali con molto interesse. Spesso, però, non mordono l'esca con voracità, quindi occorre avere polso e attendere l'abboccata giusta prima di ferrare.
Il Trentino può annoverare fantastici corsi d'acqua di tutti i tipi, dai torrenti più impetuosi ai fiumi di fondovalle. Allo stesso tempo può vantare laghi naturali di incommensurabile bellezza, sia in ambiente alpino che nei fondo valle. Tuttavia, per coloro che desiderano una pescata scaccia pensieri, senza dover necessariamente preoccuparsi di munirsi di licenza di pesca e permessi giornalie
Laghi e laghetti sono da sempre considerati dal pescatore come una palestra dove far pratica, sperimentare, mettersi alla prova ricercando nuovi stimoli. Quando le prede, poi, hanno particolar pregio come iridee di peso oppure fario auteticamente belle, da foto ricordo, la pesca in laghetto assume un fascino tutto proprio. Non è solo un lanciare e recuperare, bensì diventa occasione per sfoderar
D'estate, quando il caldo afoso rende impossibile la vita in città, in tanti vanno alla ricerca di refrigerio al lago: vuoi per farsi il bagno, vuoi per passeggiare, vuoi per pescare. I famigerati laghi di Caldonazzo e Levico offrono tutto ciò, ma in Valsugana l'offerta piscatoria non si limita a questi due nomi. A pochi chilometri da Pergine Valsugana sorge un lago fantastico, un po' british pe